Conferenza organizzata in collaborazione con Pro Natura Ticino, il Museo cantonale di storia naturale di Lugano e il Museo storico etnografico della Valle di Blenio di Lottigna in occasione delle celebrazioni per la ricorrenza del novantesimo dal decesso del grande uomo politico, agronomo e naturalista Mosè Bertoni (Lottigna, 15 giugno 1857 – Foz do Iguaçu, Brasile, 19 settembre 1929).
Da tempi immemorabili l’uomo porta con sé, ovunque vada, i semi di quelle piante che ritiene importanti, siano esse cibo, medicina, ornamento, fibra o foraggio. Assieme a essi, inavvertitamente, trasporta anche i semi di ogni sorta di malerba e pianta pioniera, profittatrice del passaggio gratuito attraverso mari e continenti. Nel giro di pochi secoli un cereale o un ortaggio di origine esotica si acclimata nella nuova località e diventa tradizione, identità culinaria di una regione, che nulla ha a che vedere con le sue terre di origine. Il nostro risotto è asiatico e la nostra polenta americana. Neppure la castagna è ticinese. Nemmeno la nostra flora selvatica è autoctona. Un quinto delle specie botaniche svizzere proviene da altre zone: insediatesi accidentalmente in seguito alla conquista del mondo, dopo la fine del Medioevo. Conferenza di Nicola Schoenenberger sul viaggio delle piante attraverso i secoli, in prima classe o da viaggiatrici clandestine.
Data: venerdì 7 giugno 2019, alle ore 20.00
Luogo: Museo cantonale di storia naturale, Lugano
Copertina: Chimonanthus praecox/i>, foto: Ermes Balmelli